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Il "Diario della polvere e dell'argilla" è composto da due parti. Nella prima sono raccolte 59 teste d'argilla affiancate da brevi brani del diario in cui l'artista interroga, ad uno ad uno, i volti «sconosciuti e senza nome» emersi dalla creta. Nella seconda troviamo alcuni dei 59 volti disegnati con la polvere di grafite, uno al giorno, senza interruzione, tra il 14 aprile e l'11 giugno del 2017, accompagnati da frammenti scritti dal 1980 ad oggi in cui l'autore ha annotato i suoi pensieri sul volto, l'immagine, la polvere e l'evanescenza.